ATAP “Arte e Tecnologia: per l’accessibilità del Patrimonio” (finanziamento LazioInnova 2017)

by Olga Concetta Patroni

Un software per automatizzare le scansioni digitali 3D ad alta risoluzione di opere d’arte appartenenti al patrimonio della Regione e rendere le stesse fruibili alla comunità degli storici dell’arte e al grande pubblico. È quanto si propone il progetto ATAP, che prevede l’impiego di touch screen o video- proiezioni come strumenti per la fruizione delle immagini 3D. Diversi sono gli impieghi previsti per questo patrimonio virtuale: per scopi didattici e di studio ma anche per allestimenti e spettacoli.

Il software sarà sviluppato compatibilmente con le caratteristiche delle scansioni disponibili e in accordo con le esigenze di studio del Corso di Laurea in Storia dell’arte dell’Ateneo romano. Contemporaneamente, le scansioni virtuali in 3D serviranno per creare ambientazioni immersive attraverso un sistema che integra l’allestimento di bassorilievi prospettici o quadri tattili per una fruizione tattile. Grazie agli incontri formativi previsti con esperti del settore, il Gruppo di Ricerca metterà a punto anche un modello per la stesura delle schede descrittive da impiegare per una corretta fruizione delle opere. Una volta impostato lo strumento elettronico di automatizzazione e di utilizzo dei materiali digitali si passerà ad attività di formazione sui temi dell’accessibilità, del marketing e dell’autoimprenditoria giovanile.

Il progetto si configura dunque come un modello replicabile, per ampliare le conoscenze scientifiche e tecniche sul patrimonio artistico e monumentale del Lazio, favorendo anche lo sviluppo della competitività tecnologica del tessuto imprenditoriale e degli enti di riferimento del territorio regionale.


Il progetto ha consentito la creazione di un primo prototipo di tool didattico e interattivo che, attraverso un  sistema di automatizzazione di scansioni digitali 3D ad alta definizione integrate con immagini bidimensionali, permette di esplorare integralmente, con un buon grado di ingrandimento, ambienti come sale affrescate e decorate con elementi tridimensionali (come stucchi o marmi), scarsamente illuminate e poste ad un’elevata distanza dal punto di osservazione, di non facile raggiungimento né all’occhio umano né, tantomeno, alle più tradizionali macchine fotografiche digitali. Esso inoltre consente di ricreare virtualmente soluzioni di illuminazione differenti. È anche possibile aggiungere alcune funzionalità come gli strumenti di annotazione per integrare alle immagini commenti testuali, file video, audio o immagini.

Il modello 3D può essere esplorato manualmente – in maniera semplice e intuitiva, come un videogioco – ed utilizzato per lezioni che possono essere tenute nelle aule universitarie o addirittura in un teatro e in spazi all’aperto, attraverso proiezioni o prevedendo anche specifiche installazioni.

I risultati del progetto sono stati presentati dal gruppo di lavoro in occasione del convegno nazionale di studi “Strumenti, strategie e tecnologie per la fruizione e la didattica dell’arte e della storia dell’arte”, tenutosi in modalità online nei giorni 11 e 12 novembre 2020 in collaborazione con l’Università Telematica San Raffaele di Roma.

di Federica Bertini

Bibliografia di riferimento

  • Federica Bertini, Il progetto ATAP. Un prototipo di Tool didattico per la Sala delle Musedella Villa Sora di Frascati, collana “Arte e Tecnologia”, II, UniversItalia, Roma 2021 (in C.d.s).

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