Museum of the future di Dubai. Il nuovo monumento dal design futuristico

by Olga Concetta Patroni
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di Giorgia Caso

La rivista National Geographic ha inserito il Museum of the future di Dubai (https://museumofthefuture.ae/en/experience) tra i 14 musei più belli del pianeta, per la sua architettura e le sofisticate innovazioni tecnologiche. Il complesso museale, che copre un’area di 30mila metri quadrati, è stato inaugurato il 22 febbraio 2022.
La struttura di sette piani, senza pilastri, è alta 77 metri, con una facciata in acciaio di oltre 17mila metri quadrati, illuminata da 14mila metri di calligrafia araba disegnata dall’artista emiratino Bin Lahej.
Fondato dalla Dubai Future Foundation, progettato da Killa Design e Buro Happold Engineering, è una esposizione permanente di visioni ispiratrici per il futuro dell’umanità, un centro per l’innovazione e lo sviluppo di soluzioni alle grandi sfide che riguardano lo sviluppo dell’umanità.
Il design futuristico a forma di toro, una figura geometrica simile a una ciambella, è simbolico: la forma tondeggiante rappresenta l’umanità, la collina verde su cui poggia rappresenta la terra e il vuoto il futuro ignoto.

Il museo guida i visitatori fino all’anno 2071 con scenari che raccontano lo sviluppo delle risorse spaziali, gli ecosistemi e la bioingegneria, la salute, il benessere e la spiritualità; ogni piano è un luogo avveniristico che puoi abitare, esplorare e con cui interagire, per dimostrare come la tecnologia potrà migliorare il nostro corpo e la nostra mente, oltre a offrire soluzioni per la gestione della società e dell’economia.
L’impostazione ribalta il tradizionale concetto di museo, come descrizione statica di oggetti storici e illustra, invece, nuove nozioni, idee, visioni e innovazioni mirate al miglioramento dell’umanità e al rafforzamento dell’economia globale.
Il cardine del museo è la sala multiuso, che può ospitare più di 1.000 persone, nonché una sala speciale per conferenze e laboratori interattivi che può ospitare più di 345 persone.
Il Museo contiene una serie di mostre esperienziali disposte su cinque livelli dell’edificio a sette piani, che comprendono, dall’alto verso il basso, OSS Hope, The Heal Institute, Al Waha e Future Heroes.
OSS Hope è una mostra della casa dell’umanità nello spazio, dove gli ospiti racconteranno la propria storia e imparando come potrebbe essere la vita a bordo di un’enorme stazione spaziale nel 2071.
The Heal Institute presenta l’esperienza di una lussureggiante foresta pluviale tropicale, una riproduzione digitale di una parte reale della foresta pluviale amazzonica a Leticia, in Colombia, raffigurante l’ecosistema con un realismo mai visto prima. Il simulatore dell’ecosistema della foresta pluviale aiuta gli ospiti a comprendere meglio la natura e la responsabilità nei suoi confronti per affrontare il cambiamento ambientale.

Al Waha guida i visitatori a esplorare sé stessi in un mondo che simula i propri sensi, intraprendendo un viaggio personale e riservato in un ambiente incentrato sulla salute e il benessere, separato dalla tecnologia, consentendo loro di meditare e ripristinare il proprio equilibrio naturale.
Tomorrow Today esplora i modi contrastanti in cui la tecnologia può forgiare il futuro e le infinite risposte che può fornire alle sfide che il pianeta e le società stanno affrontando.
Più di 50 mostre comprendono prototipi e prodotti attuali basati su cinque aree, tra cui gestione dei rifiuti, ambiente, sicurezza alimentare, agricoltura e irrigazione e pianificazione urbana.
Future Heroes è uno spazio di gioco progettato per i bambini di età inferiore ai 10 anni, che incoraggia le giovani menti a fare nuove scoperte su sé stessi e sul mondo che li circonda. Inoltre, la biblioteca del Dna poi, ospita migliaia di specie e rappresenta un’area per riparare i danni del cambiamento climatico.

Le tre citazioni incise in calligrafia araba sull’edificio illustrano lo scopo del museo: “Potremmo non vivere per centinaia di anni, ma i prodotti della nostra creatività possono lasciare un’eredità molto tempo dopo che ce ne siamo andati”“Il futuro appartiene a chi può immaginarlo, progettalo ed eseguirlo. Non è qualcosa che aspetti, ma piuttosto crei” e “L’innovazione non è un lusso intellettuale. È il segreto dietro l’evoluzione e il ringiovanimento delle nazioni e dei popoli”. Il Museo del Futuro ha inoltre guadagnato la certificazione LEED Platinum conferita agli edifici ecologici grazie alle scelte di progettazione sostenibile. Per ottenere la certificazione è stato impiegato uno scripting parametrico per determinare la posizione e le dimensioni finali dei caratteri delle scritte della facciata e fissare l’equilibrio migliore tra la quantità di luce naturale che entra nel museo, il calore solare e il condizionamento dell’aria, definendo una riduzione del 45% nel consumo di acqua e un risparmio totale di energia del 25%.

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